mercoledì 13 gennaio 2016

The final job

Non mi è mai capitato di gestire un blog su qualcosa... Ad oggi invece mi ritrovo a gestire un blog su molte cose! Un mondo di cose!

Iniziò tutto con il corso universitario di "Storia delle cose.Anatomia e antropologia delle cose" tenuto dal professore Vittorio Marchis. Iniziò tutto con l'osservare quella cosa  che lui stesso ci aveva portato a lezione e di cui nessuno ne conosceva l' esistenza. Dopodiché mi fu assegnata una parola, più che assegnata scelsi io stesso la parola "lentezza" e su istruzioni del professore cominciò il mio viaggio alla scoperta della lentezza.

Non avrei mai pensato che partendo da una parola sola si potesse arrivare a toccare numerosissimi ambiti tanto diversi tra loro. Ho intrapreso le mie ricerche su indicazioni fornite dal professore tramite il suo blog, che poi noi avremmo dovuto imitare o per lo meno prender spunto per realizzare un buon lavoro sul nostro blog. Ho cominciato cercando una definizione del termine "lentezza" per poi procedere alla traduzione nelle principali lingue nel mondo, al fine di strutturare al meglio un arcipelago di parole legate al termine stesso. in alcune lingue del mondo. Ho ritrovato la lentezza in letteratura sotto forma di poesia con Graziella Poluzzi, di aforisma, di favola e di romanzo con Sten Nadolny. Ciò che mi ha colpito di più però è la connessione tra il concetto di lentezza e gli altri mondi che a me prima parevano scollegati e sconosciuti, come per esempio: il francobollo, il cartone animato di "Beep Beep" e di "Ice Age", le macchine da lavoro, i marchi e brevetti, le notizie dei giornali e dal web, i film come Lavorare con lentezza di Guido Chiesa e A Space Odissey, la musica con Piero Pelù e per terminare la scienze.
Infine le  realtà scoperte negli ultimi post, sono quelle che mi hanno maggiormente interessato e attratto, causa la loro attinenza ad una vera e propria forma di cultura legata al concetto della lentezza. La Slow Art, lo Slow Cooking e lo Slow Technology Movement sono le realtà citate poco fa e sono la vera rivelazione di questo viaggio.
Voglio inoltre ricordare tutte le ricerche tramutate poi in posto che hanno avuto il compito di definire sempre di più il concetto del mio termine: la Word Cloud, l' abecedario in inglese, la bibliografia e il glossario.

L'oggetto che più rappresenta la mia caratteristica è un vecchio chiudi porta, un piccolo marchingegno creato per controllare la chiusura delle porte in maniera lenta.


Ormai sono al termine di questa avventura e non mi rimane che portare sempre con me questo nuovo modo di vedere le cose che ho appreso in questi mesi.

Fabio Semeraro



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